50° SAIE Bologna

«Una nuova piattaforma per il costruire italiano»

22-25 ottobre 2014
SAIE 2014
Built Environment Exhibition
BolognaFiere
Bologna

L’edizione dei 50 anni del SAIE si presenta con numeri da record: una piattaforma per il nuovo Costruire Italiano con più di 100.000 metri quadri di superficie espositiva, 13 padiglioni e due aree esterne di macchinari, 1.400 aziende espositrici di cui 208 estere (Il 40% in più rispetto all’edizione 2013) e oltre 450 fra convegni, dibattiti, e seminari. Inoltre 120 buyer esteri provenienti da 15 Paesi parteciperanno a oltre 700 incontri b to b, organizzati con le aziende espositrici. E ancora, 21 tra Università e Centri di Ricerca italiani coinvolti nei 2500mq dell’area innovativa dedicata alla ricerca, 15 Università Europee con 25 Programmi a Corsi di Laurea Internazionali. Più di 9.000 iscritti ai corsi di aggiornamento professionale della Saie Academy.

dalla conferenza stampa di presentazione del 21 us
Duccio Campagnoli:
Pronti alla sfida di rilanciare il Paese puntando sulle costruzioni
«Il SAIE compie cinquant’anni. E per questa ricorrenza si trasforma, cambia pelle, si rinnova e lancia la sua sfida ottimistica e propositiva al Paese, alle istituzioni, al Governo, per cambiare marcia, per restituire alle costruzioni e all’Italia una nuova prospettiva, per costruire insieme il futuro». Così il presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli ha presentato l’edizione del Cinquantenario della principale fiera italiana delle costruzioni. «Siamo nati nel 1965 – ha ricordato – quando l’Autostrada del Sole era diventata una realtà. Nasceva un’era nuova per il nostro Paese e l’edilizia voleva esserne protagonista. Per questo è stato creato SAIE, per dare visibilità a un settore economico importante che proprio con la realizzazione di una grande opera come l’Autosole dimostrava tutta la sua forza. Centinaia di imprese e un’industria che dopo aver ricostruito l’Italia nel dopoguerra voleva contribuire alla sua crescita e alla sua modernizzazione. Oggi, alla 50ma edizione siamo pronti a una nuova sfida, rimettendo le costruzioni italiane al centro dell’Agenda politica del Paese. Come? Attraverso quattro giorni di confronto serrato con la politica, chiamando a tavoli di riflessione e di discussione l’eccellenza del settore e i più autorevoli rappresentanti delle istituzioni. Domani inaugureremo la manifestazione con il Ministro dell’Ambiente e nei giorni successivi 7 rappresentanti del Governo dialogheranno con la nostra filiera. Un Forum unico dove si affronteranno i grandi temi del futuro delle costruzioni e del Paese. Le città intelligenti, le grandi e piccole infrastrutture di cui tanto abbiamo bisogno, la messa in sicurezza del territorio, lo snellimento amministrativo e delle procedure, la rigenerazione urbana, il costruire sostenibile, dalla casa alle scuole. Un programma ambizioso per affermare la centralità di Bologna e del SAIE nella riflessione e nelle proposte».
Il presidente di BolognaFiere ha poi sottolineato che quest’anno il SAIE si sviluppa in 13 padiglioni con una presenza di oltre 1.400 espositori. Una manifestazione rinnovata nello spirito e nell’impostazione del concetto stesso di fiera: non più vetrina, ma piattaforma fondata su un’idea di integrazione e di articolazione per cluster. Da un lato non più solo costruzioni in senso stretto, ma anche energia, servizi, attenzione alla sicurezza, smart cities e smart building; dall’altro un’organizzazione degli spazi fieristici intorno a elementi chiave del costruire. Si parte dal “progetto” nei padiglioni 32 e 33 con l’ampia area dedicata al software e alle sue più innovative applicazioni. Qui oltre 9.000 professionisti hanno prenotato le lezioni dei 35 corsi della SAIE Built Academy strutturata nelle 5 aree tematiche della “tutela e sicurezza del territorio”, “sicurezza del patrimonio edilizio”, “progettare e costruire sostenibile”, “riqualificazione urbana” e “innovazione nella progettazione”. Per poi approdare all’ampio mondo delle tecnologie ecoperformanti, nei padiglioni 25 e 26: una transizione verso il futuro con l’ampia area della Ricerca. Un percorso che prosegue nel padiglione 21 attrezzato per raccontare il costruire sostenibile, e nel 35 e nell’area esterna 48 con lo spazio dedicato al Cantiere e con numerose iniziative: dalla Gara del Gruista dell’anno a R come Cantiere sul recupero e lo smaltimento dei rifiuti edili e con il SAIE Precast dedicato alle tecnologie della prefabbricazione. L’ultimo cluster, l’Urban space, collocato nell’area 49, con esperienze, tecnologie e sistemi dedicati alla infrastrutturazione intelligente dei servizi, così come alle tecnologie di controllo, fino al salone biennale dedicato alle strutture, ai sistemi e ai materiali innovativi utilizzati negli impianti sportivi.
«Una fiera – ha concluso Campagnoli – al passo con i tempi che vuole anticipare il futuro, per costruirlo insieme. A questo fine abbiamo aggregato intorno a questa piattaforma tutte le forze del sistema del costruire innovativo nel nostro Paese: le forze delle imprese innanzitutto, ma anche le forze della conoscenza, della ricerca e dell’università, coordinate dal CNR. Noi crediamo e vogliamo che il SAIE sia un incontro tra l’Italia che vuole ripartire e l’Italia che sa ripartire. La prima è quella che porta la responsabilità della direzione politica, l’impegno del Paese e delle istituzioni. La seconda è quella delle imprese e della conoscenza. Qui nei prossimi giorni nascerà la nuova Italia. E come 50 anni fa avrà le costruzioni come protagonista».

il Presidente di Bologna Fiere Duccio Campagnoli
il Presidente di Bologna Fiere Duccio Campagnoli imagecredits saie.bolognafiere.it

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