Una nuova CASABELLA

Dal 1996 ad oggi la grafica, l’impaginazione, l’ordinamento dei contenuti, le rubriche, il numero dei fascicoli pubblicati annualmente da «Casabella» sono stati costantemente aggiornati.
La serie delle copertine ne è la dimostrazione più evidente ma non la sola. Con le copertine anche i sommari, i servizi, le rubriche hanno subito aggiustamenti che, programmaticamente, abbiamo però cercato di presentare quali risultati di una continua e quasi impercettibile evoluzione, che non ha però mancato di coinvolgere anche la grafica e l’impaginazione. Mettendo in cantiere quanto prevediamo di fare nel 2012, abbiamo deciso di compiere una scelta diversa da quella fatta in passato e di sottoporre la rivista ad alcune trasformazioni di cui supponiamo i lettori percepiranno immediatamente l’evidenza.

Naturalmente abbiamo evitato di mettere in discussione il formato, poiché pensiamo che le inusuali e generose dimensioni delle pagine di «Casabella» rappresentino, di per sé, una esplicita dichiarazione di fedeltà alla sua tradizione e alla sua storia e offrano non comuni opportunità di rendere giustizia, consentendo di illustrarli al meglio, ai progetti e alle opere ai quali la redazione dedica le sue attenzioni. Riteniamo, infatti, sia una caratteristica peculiare di «Casabella» riservare ogni cura alla presentazione delle opere prese in considerazione, offrendo ai lettori la possibilità di esaminare con agio servizi fotografici i più completi possibile, sempre però accompagnati da ampie selezioni di disegni dettagliatamente e accuratamente riprodotti e da commenti di vario genere. Siamo, infatti, convinti che restare fedeli a questo modo di fare dal quale, peraltro, anche molti dei nostri interlocutori ci invitano a non derogare, rappresenti la maniera migliore e più concreta per dar prova che il rispetto che «Casabella» nutre per i lettori è uguale a quello che dedica al lavoro degli architetti, autori delle opere che pubblica. Le singole parti della rivista sono state nuovamente progettate dal punto di vista grafico. Un uso più variato delle titolazioni e dei caratteri è stato scelto per scandire le partizioni. Le rubriche dedicate ai libri che «Casabella» raccomanda o sconsiglia ai lettori, come il sommario, sono state impaginate in maniera nuova. Tutto ciò trova riscontro nel disegno delle copertine, dove la composizione grafica e non più le immagini gioca un ruolo preminente.

In attesa di ulteriori trasformazioni che ci apprestiamo ad introdurre nel corpo della rivista, sin dal numero 809 i lettori noteranno la presenza di una nuova rubrica intitolata merry-go-round. Informazioni rapide e approfondimenti sintetici, ma non affrettati o scontati dedicati a situazioni, accadimenti, personaggi, argomenti ritenuti rappresentativi dell’evoluzione del dibattito, della ricerca, della sperimentazione nel campo dell’architettura o semplicemente dell’evoluzione della pratica professionale è ciò di cui questa rubrica si occuperà tentando di restare fedele allo spirito evocato dal titolo, che non è una pedissequa concessione alla dilagante anglofilia, ma un esplicito omaggio. Questo titolo, infatti, è tratto dall’ultimo passo dell’editoriale con il quale nell’estate del 1952 George Howe, un raffinato intellettuale, un insegnante privo di vizi accademici, un coerente architetto, presentava ai lettori il primo numero di «Perspecta», la rivista degli studenti dell’università di Yale, che non ha cessato di essere, nonostante tutto, un riferimento per la cultura architettonica. «To all architects, teachers, students “Perspecta” offers a place on the merry-go-round», concludeva Howe il suo editoriale, paragonando la rivista a una giostra in continuo movimento – un paragone da cui viene il titolo della nuova rubrica che, da questo numero, occuperà una posizione centrale nella nostra rivista.

Nel 2012, in parallelo, proseguirà l’attività che ormai da un anno si svolge a Milano nello spazio di CASABELLAlaboratorio dove la rivista organizza e ospita mostre, conferenze, dibattiti ed altri eventi, altrettante occasioni per coloro che, a vario titolo, si interessano del mondo dell’architettura o vi vivono di usufruire della merry-go-round che «Casabella» loro offre.

Casabella