Icone del Design Italiano 4

Selezione di Andrea Branzi

fino al 31 agosto 2014
dal com.stampa: «invitato a indicare gli oggetti per lui necessari e imprescindibili della storia del design italiano, così Andrea Branzi racconta la sua selezione:
“Lampada Falkland di Bruno Munari per Danese: geniale interpretazione dei nuovi tessuti elastici, scanditi da anelli metallici. A mio avviso la più bella lampada del XX secolo (1964).
Light-Light: prima sedia per Alias di Alberto Meda in carbonio, leggerissima e resistente, interpretazione geniale delle nuove tecnologie (1986).
La seduta Torso di Paolo Deganello per Cassina interpreta in maniera del tutto innovativa la tipologia della chaise-longue (1982).
La sedia Box di Enzo Mari con Elio Mari per Anonima Castelli rappresenta il limite estremo (e ironico) della sedia: una sorta di scatola di montaggio in plastica e tubi metallici (1971).
La Divisumma 18 di Mario Bellini per Olivetti è la prima calcolatrice elettronica, protetta da una pellicola elastica, simile a un organismo umano (1973).
L’arte di colorare l’ufficio: le combinazioni Olivetti Synthesis’ di Ettore Sottsass segna la fine degli scenari grigi e monocromi degli uffici; una rivoluzione epocale (1973)”».

la selezione fa parte del ciclo di mostre programmate
fino al 22 febbraio 2015
Icone del Design Italiano
a cura di
Silvana Annicchiarico
progetto di allestimento
Antonio Citterio Patricia Viel Interiors
CreativeSet
Triennale Design Museum
Triennale di Milano
viale Alemagna 6
Milano

prossime selezioni
2 settembre – 28 settembre 2014
Nanda Vigo
30 settembre – 19 ottobre 2014
Alessandro Mendini
21 ottobre – 16 novembre 2014
Ugo La Pietra
18 novembre – 14 dicembre 2014
Michele De Lucchi
16 dicembre 2014 – 18 gennaio 2015
Gaetano Pesce
20 gennaio – 22 febbraio 2015
Antonio Citterio

Icone del Design italiano imagecredits triennaledesignmuseum.org

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Andrea Branzi courtesy triennale.org