12 ottobre – 19 novembre 2017
III edizione della Biennale Foto/Industria
12 ottobre – inaugurazione
Fondazione MAST | via Speranza 42 | Bologna
«Il mondo del lavoro in tutte le sue forme, con particolare riferimento ai temi dell’identità e dell’illusione in fotografia, è al centro della terza edizione della Biennale Foto/Industria 2017 di Bologna. Il festival, promosso dalla Fondazione MAST in collaborazione con il Comune di Bologna e sotto la direzione di François Hébel, presenta quattordici mostre che si svolgeranno dal 12 ottobre al 19 novembre in 13 siti storici del centro cittadino e al MAST. Per il tema dell’identità scelti i lavori di tre grandi fotografi: il russo Alexsandr Rodčenko con una selezione originale di opere dal Museo di Arte Multimediale di Mosca; il ceco Josef Koudelka con una eccezionale mostra di paesaggi industriali fotografati nell’arco di trent’anni, l’americano Lee Friedlander con le migliori immagini realizzate per l’impresa nel corso della sua carriera. Per il tema dell’illusione si spazia da un prezioso corpus di fotografie di un anonimo fotografo del primo Novecento su una città americana costruita per lo sfruttamento del carbone al ciclo American Power di Mitch Epstein che documenta, un secolo dopo, come la produzione di energia sia onnipresente nello stesso paesaggio; dai francesi Mathieu Bernard-Reymond, che trasforma in composizioni astratte fotografie di siti di produzione energetica e Vincent Fournier con imponenti immagini sull’addestramento degli astronauti e sui robot umanoidi al catalano Joan Fontcuberta con le sconvolgenti prove fotografiche sul cosmonauta sovietico che avrebbe dovuto essere il primo uomo sulla luna; dallo svedese Mårten Lange che racconta la solitudine degli impiegati negli spazi di lavoro di oggi e la complessità delle più sofisticate apparecchiature da laboratorio al giapponese Yukichi Watabe che, con una ambientazione da film noir, segue sul campo un ispettore di polizia in una indagine criminale nel Giappone post seconda guerra mondiale; all’inglese John Meyers autore di un lirico reportage sugli stabilimenti industriali dismessi che attendono la riconversione in uffici. Scelti per il tema dell’illusione anche gli italiani Michele Borzoni, con immagini di sconfinati spazi di lavoro nelle società di servizi di oggi, Mimmo Jodice con le inedite immagini dei bambini al lavoro nelle vie di Napoli, testimoni del suo impegno civile negli anni settanta e Carlo Valsecchi, autore di un importante reportage sul più grande stabilimento italiano costruito negli ultimi venti anni. Al MAST le immagini di Thomas Ruff ci raccontano macchine, utensili di lavoro, lavoratori, prototipi, di grande impatto visivo e superba qualità tecnica. Questa manifestazione, la cui seconda edizione del 2015 ha rappresentato un successo nazionale e internazionale, conferma la volontà della Fondazione MAST di offrire iniziative culturali di qualità a un pubblico sempre più eterogeneo ed entusiasta, come pure la vocazione del Comune di Bologna di promuovere attività artistiche legate alla tradizione e alla storia dell’industria».
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