944 aprile 2023 april

Riuso-recupero-restauro: è il terreno sul quale sempre più gli architetti lavorano. Ne sono una dimostrazione le opere presentate da «Casabella» 944, realizzate da Labics (Palazzo dei Diamanti a Ferrara), Ignacio Laguillo Díaz (Municipio a Fuentes de Andalucía), Corvino+Multari (Tribunale a Catanzaro), Instituto Pedra (Museu a Mariana in Brasile).
Da sempre gli architetti si interrogano su quale significato assegnare all’involucro. A questo tema è dedicata la seconda parte di «Casabella» 944. Caruso St John (Swiss Life Arena, Zurigo) e Smiljan Radic (padiglione provvisorio a Santiago del Cile) lo hanno trattato in maniere sulle quali vale la pena riflettere. Diversissimo è il modo in cui lo ha affrontato un architetto poco conosciuto, Nelson Bayardo, costruendo (1959-61) il colombario nel cimitero di Montevideo, una delle più eloquenti manifestazioni, sino a oggi trascurata, di come la diffusione globale dell’architettura brutalista sia stata il prodotto della sua capacità di adattamento alle più svariate e locali, spesso pedissequamente ritenute periferiche, istanze ed esperienze culturali.


Reuse-refit-restore: to an increasing extent, this is the territory in which architects work. As demonstrated by the works examined in «Casabella» 944, with projects by Labics (Palazzo dei Diamanti in Ferrara), Ignacio Laguillo Díaz (city hall at Fuentes de Andalucía), Corvino+Multari (Catanzaro courthouse), Instituto Pedra (Mariana Museum, Brazil).
Architects have always questioned the meaning that should be assigned to the enclosure. This is the theme of the second part of «Casabella» 944. Caruso St John (Swiss Life Arena, Zurich) and Smiljan Radic (temporary pavilion in Santiago, Chile) have approached this issue in a thought-provoking way. This is very different from the approach of a less well-known architect, Nelson Bayardo, for the construction (1959-61) of the columbarium of the cemetery of Montevideo, one of the most eloquent manifestations – overlooked to date – of how the global spread of Brutalist architecture has been the result of its capacity to adapt to various locations often considered peripheral, in banal terms, with their own cultural characteristics and experiences.

Sommario / Summary

2-47
Riusare non basta / Reuse is not enough

Labics | Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori- Palazzo dei Diamanti, Ferrara
Il ritorno di quello che non c’è mai stato / The return of what never was
Ignacio Laguillo Díaz – Ayuntamiento de Fuentes de Andalucía, Sevilla, España
Corvino+Multari – Procura della Repubblica, ex Ospedale Militare, Catanzaro
Progettare nella città esistente / Designing in the existing city
Luiz Fernando de Almeida, Benjamim Saviane, Mariana Victor/ Instituto Pedra – Igreja de São Francisco de Assis e Casa da Irmandade, Museu de Mariana, Minas Gerais, Brasile
Nel solco del rococò mineiro / On the trail of the Rococó Mineiro

48-107
Metamorfosi dell’involucro / Metamorphosis of the enclosure

Caruso St John Architects – Swiss Life Arena, Zürich, Switzerland
Un ritorno alla tesi di Semper / A return to the thesis of Semper
Per un’architettura civica. Conversazione con Adam Caruso / Towards a civic architecture. Conversation with Adam Caruso
Smiljan Radić – Guatero, Santiago de Chile
Smiljan Radić: la precarietà senza rimedio / Smiljan Radić: irremediably precarious
Nelson Bayardo – Urnario, Montevideo, Uruguay 1959
Limite assoluto. L’urnario Municipale di Montevideo / Absolut limit. Municipal Ossuary in Montevideo
Nelson Bayardo, 1922–2000
Joaquín Torres García e il muralismo costruttivo / Joaquín Torres García and constructive mural art

108-111
Biblioteca / Books
Un architetto milanese / A Milanese architect