895 | KAZUO SHINOHARA

«Nel bel cedro rifinito e ritto in questo spazio bianco, le cui pareti e il cui soffitto sono indistinguibili tra di loro, ho sentito qualcosa di estraneo alla stanza stessa. Questo qualcosa, mi è sembrato che non si potesse esprimere se non usando la parola “natura” […] La “natura” che io invoco qui è una forma di creazione e di espressione di uno spazio astratto» – Kazuo Shinohara
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